Il 12 giugno apriranno a Shanghai i battenti di ITMA ASIA + CITME 2020, la principale manifestazione fieristica asiatica dedicata alle macchine tessili, prevista originariamente nel 2020 e posticipata a causa della pandemia da Covid-19. Un lento ritorno alla normalità anche per le aziende italiane che esporranno in fiera dopo oltre un anno di stop.
66 costruttori italiani di macchine tessili parteciperanno alla prossima ITMA ASIA + CITME 2020, che si svolgerà a Shanghai presso il National Exhibition and Convention Center dal 12 al 16 giugno 2021. Con una superficie occupata di circa 3.200 metri quadrati l’Italia risulta essere tra i principali Paesi espositori presenti alla manifestazione, come già avvenuto nelle edizioni precedenti. ITMA ASIA + CITME costituisce, poi, un primo passo verso la normalità per molte aziende del settore, dopo oltre un anno in cui anche l’attività fieristica si è fermata.
L’Asia rappresenta la principale destinazione per i costruttori italiani del settore. Nel 2020 il 38% dell’export italiano di macchine tessili si è diretto nell’area asiatica. La Cina, in particolare, per le aziende italiane è un mercato di assoluta rilevanza: il primo in Asia e secondo a livello mondiale dietro alla sola Turchia. Nel 2020 le esportazioni di macchinari italiani dirette verso la Cina hanno pesato per il 14% dell’export italiano del settore (oltre 190 milioni di euro). Tra le principali destinazioni dell’area figurano anche Pakistan, India e Bangladesh.
“Le prospettive per il mercato asiatico restano positive, nonostante la domanda di macchinario abbia frenato notevolmente nel corso del 2020 a causa della pandemia, afferma il Presidente di ACIMIT, Alessandro Zucchi. La Cina, prima di molti altri Paesi, ha ripreso il suo percorso di crescita economica. Nel settore tessile gli investimenti non si sono mai fermati. Sul mercato cinese, dunque, le opportunità non mancano e ritengo che ITMA ASIA + CITME confermerà le attese relative a una ripresa della domanda”.
Purtroppo l’emergenza sanitaria ostacola ancora la piena mobilità all’estero del personale delle aziende, commerciali e tecnici, e non solo di quelle italiane, impedendo così una più folta partecipazione a questa edizione di ITMA ASIA + CITME. “In attesa di tornare a una situazione di normalità con una più numerosa presenza collettiva alle manifestazioni fieristiche, sono convinto che i costruttori italiani presenti a Shanghai sapranno testimoniare l’alto livello di innovazione raggiunto dall’offerta Made in Italy, proponendo alcune novità tecnologiche molto attese, soprattutto in tema di sostenibilità e digitalizzazione del processo produttivo tessile”, conclude Zucchi.
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